“Giocare a Walking Football è qualcosa che io non vedo l’ora che accada durante la settimana. È un ottimo modo per prendermi cura di me stesso. Io sto attento a ciò che mangio e bevo come me so che devo tenermi
pronto per il gioco. Il Walking Football mi permette di fare costante movimento. Non rimango più seduto e non mento a me stesso come prima perché sono consapevole che devo cercare di mantenermi a posto per
giocare. Frequento con piacere i miei amici e ci scambiamo le ultime notizie. Discutiamo di questioni di calcio e delle nostre squadre preferite, parliamo di problemi di salute e cose simili da cui imparare per
sostenerci a vicenda”.
Tommy Charlton, ambasciatore del Walking Football. Fratello minore dei due campioni del mondo 1966.
È il 2011 quando John Croot, dirigente del Chesterfield Football Club, club inglese di terza serie, mentre rientra a casa da un allenamento, fermo ad un semaforo rosso, ha l’intuizione di creare un
gioco destinato a persone che hanno l’età in cui di solito si smette di giocare con il pallone e ci si limita ad una attività fisica ridotta. John si focalizza su due elementi base del Football che non sono
più sostenibili per persone oltre i cinquanta anni abituate ai ritmi ed alla dinamicità del nostro amato sport: la rinuncia della corsa e del contatto fisico.
Da questa idea viene costruito un regolamento che mette sempre al primo posto la sicurezza del giocatore, ma senza rinunciare al divertimento ed all'aggregazione; viene quindi iniziato un percorso che, in
circa tre anni, porta ad un discreto numero di gruppi di gioco. Dal 2014 inizia una fase di costituzione ed organizzazione nel territorio del Regno Unito che, su queste basi, si può definire la patria del
Walking Football.
Il Walking Football odierno è una disciplina ben diffusa a livello internazionale. Nel Regno Unito vi sono operative le Federazioni di Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del
Nord. Le società attualmente attive in quel paese sono circa 1.200, per un numero di praticanti regolari che si aggira intorno ai 60.000, con diversi personaggi del mondo della Premiar League che hanno
“testato” il gioco per divertimento tra i quali Pep Guardiola, Harry Kane, Alan Kennedy, Alan Shearer, ritratti da immagini giornalistiche intenti alla pratica del Walking Football.
Per dare un’idea di quanto il Walking Football sia praticato internazionalmente citiamo le nazionali iscritte al Campionato del Mondo di Manchester 2020, rinviato per Covid: Inghilterra, Italia,
Francia, Germania, Spagna, Grecia, Hong Kong, Australia, Nigeria, Singapore, Malesia, Filippine, Stati Uniti, Messico, Brasile, Oman, Egitto, Giappone, Corea del Sud, Portogallo, Austria, Uruguay, Cile,
Kenia, Olanda, Sud Africa, Gibilterra, oltre alle già citate Scozia, Galles, Irlanda del Nord.
In Italia, oltre al già citato Domenico Volpati, si sono appassionati al Walking Football anche altri ex professionisti tra i quali Domenico Marocchino, già Campione d’Italia con la Juventus,
Leonardo Occhipinti, scudettato nell’Inter 79/80, Franco Ipsaro che ha giocato con Avellino e Pisa con il quale ha vinto una Mitropa Cup nel 1986, Celeste Pin, nazionale under 21 e
giocatore di Fiorentina, Verona e Siena, Guido Onor, Juventus, Lazio e Monza, Sauro Fattori, Fiorentina, Atalanta, Palermo ecc. e l’ex calciatore di Bologna ed Inter, Paolo Stringara,
oltre ad altri che hanno calcato campi di serie B e C.
Nel 2022 l’attività regionale, nazionale ed internazionale è ormai lanciata, con diverse società facenti parti della CIWF che si propongono ad ospitare tornei di Walking Football in tutte le regioni nelle
quali la pratica è diffusa. Minervino Murge, Agropoli si sono candidate per tornei di esibizione, le finali nazionali e la seconda Coppa Italia verranno programmate alla fine
dell’estate e l’attività internazionale prevederà la partecipazione della Nazionale Italiana CIWF nelle due categorie ai campionati Mondiali, un sei nazioni già in programmazione in tarda
primavera e ad un Torneo Internazionale dedicato ai Club.
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