Confederazione Italiana Walking Football

Confederazione Italiana Calcio Camminato

 
 
 
 
 
 
 
 

Confederazione Italiana Walking Football

Confederazione Italiana Calcio Camminato

 

La storia del Walking Football

“Giocare a Walking Football è qualcosa che io non vedo l’ora che accada durante la settimana. È un ottimo modo per prendermi cura di me stesso. Io sto attento a ciò che mangio e bevo come me so che devo tenermi pronto per il gioco. Il Walking Football mi permette di fare costante movimento. Non rimango più seduto e non mento a me stesso come prima perché sono consapevole che devo cercare di mantenermi a posto per giocare. Frequento con piacere i miei amici e ci scambiamo le ultime notizie. Discutiamo di questioni di calcio e delle nostre squadre preferite, parliamo di problemi di salute e cose simili da cui imparare per sostenerci a vicenda”.

Tommy Charlton, ambasciatore del Walking Football. Fratello minore dei due campioni del mondo 1966.

 
     

Walking Football, ieri

È il 2011 quando John Croot, dirigente del Chesterfield Football Club, club inglese di terza serie, mentre rientra a casa da un allenamento, fermo ad un semaforo rosso, ha l’intuizione di creare un gioco destinato a persone che hanno l’età in cui di solito si smette di giocare con il pallone e ci si limita ad una attività fisica ridotta. John si focalizza su due elementi base del Football che non sono più sostenibili per persone oltre i cinquanta anni abituate ai ritmi ed alla dinamicità del nostro amato sport: la rinuncia della corsa e del contatto fisico.

Da questa idea viene costruito un regolamento che mette sempre al primo posto la sicurezza del giocatore, ma senza rinunciare al divertimento ed all'aggregazione; viene quindi iniziato un percorso che, in circa tre anni, porta ad un discreto numero di gruppi di gioco. Dal 2014 inizia una fase di costituzione ed organizzazione nel territorio del Regno Unito che, su queste basi, si può definire la patria del Walking Football.

Walking Football, oggi

In Italia, oltre al già citato Domenico Volpati, si sono appassionati al Walking Football anche altri ex professionisti tra i quali Domenico Marocchino, già Campione d’Italia con la Juventus, Leonardo Occhipinti, scudettato nell’Inter 79/80, Franco Ipsaro che ha giocato con Avellino e Pisa con il quale ha vinto una Mitropa Cup nel 1986, Celeste Pin, nazionale under 21 e giocatore di Fiorentina, Verona e Siena, Guido Onor, Juventus, Lazio e Monza, Sauro Fattori, Fiorentina, Atalanta, Palermo ecc. e l’ex calciatore di Bologna ed Inter, Paolo Stringara, oltre ad altri che hanno calcato campi di serie B e C.

Dal 2022 l’attività regionale, nazionale ed internazionale è ormai lanciata, con diverse società facenti parti della CIWF che si propongono ad ospitare tornei di Walking Football in tutte le regioni nelle quali la pratica è diffusa. Tornei di esibizione, i campionati regionali, le finali nazionali e altre manifestazioni su tutto il territorio nazionale garantiscono continuità, passione, agonismo e divertimento per centinaia di praticanti. Nel panorama internazionale si prevede la partecipazione della Nazionale Italiana CIWF nelle due categorie ai campionati Mondiali, Europei, sei nazioni ed altri tornei dedicati ai Club.

Walking Football, domani

Nel 2023 prosegue l’attività della C.I.W.F.; le varie società hanno organizzato tornei locali che verranno pubblicizzati; alcuni sono già stati effettuati nei primi mesi dell’anno, altri sono in programma nei prossimi mesi.
Per la prima volta in Italia è stato organizzato un torneo regionale in Piemonte (regione dove ad oggi è maggiore il numero di squadre presenti, che condividono questo progetto); tale torneo è iniziato a marzo e si concluderà a settembre 2023 con gironi di squadre suddivise per categoria (over 50 e over 60) e partite di andata e ritorno.
Uno degli obiettivi da perseguire per il futuro con l’aumento delle società, è di organizzare tornei regionali o interregionali (per regioni piccole o con poche società, limitrofe) su tutto il territorio italiano; ogni regione o gruppo di regioni avrà un responsabile con funzioni organizzative e di coordinamento.